Il futuro della cooperazione passa dal rinnovamento e dallo sviluppo delle imprese. Con questo spirito, in videoconferenza e nel pieno della seconda ondata dell’epidemia di COVID-19, si è svolto il XXV Congresso Nazionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane.
Durante i lavori il saluto del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, un riconoscimento all’impegno dei cooperatori e al loro contributo per la crescita economica e lo sviluppo sociale del Paese”, in vista di una fase in cui sarà necessario “riscrivere insieme le regole di un’economia integrale, al servizio della società e delle persone, che porti uno sviluppo del tessuto industriale e produttivo reale, uno sviluppo verde, sostenibile e digitale”.
Al termine dei lavori l’Assemblea congressuale ha eletto a maggioranza Giovanni Schiavone, che con il 75,84% dei voti ha prevalso su Carlo Scarzanella, 24,16% dei voti dell’Assemblea.
Green, digitale e sostenibile sono anche gli obiettivi, di AGCI, obiettivi che passano dai territori, il luogo dal quale devono partire le azione e le progettualità dell’Associazione.
Per il neo eletto Giovanni Schiavone le diverse realtà territoriali vanno sostenute e valorizzate in un processo di crescita che passa dal dialogo costante e da un nuovo soggetto di consultazione permanente, composto dai rappresentanti delle realtà regionali.
In questa ottica “Sul tema della promozione e dello sviluppo è necessario potenziare il ruolo di AGCI nella ricerca di nuovi settori produttivi, promuovere accordi di programma con tutti i partner aperti a progetti per lo sviluppo della competitività delle imprese, in sintonia con le politiche nazionali ed europee in atto”.
La nuova Presidenza eletta al termine dei lavoro del Congresso è composta oltre che dal presidente Schiavone, da Cinzia Sirtoli, Giampaolo Buonfiglio, Michele Cappadona, Sergio Cardia, Massimo Mota (anche Presidente dell’AGCI Emilia Romagna), Renato Lelli, Alberto Garretto, Gennaro Raso.