Insieme a professionisti ed esperti della materia, si è tenuto a Roma, presso la magnifica sede di Palazzo De Carolis, il 25 settembre scorso, il convegno di AGCI sul riassetto del settore alla luce dei recenti provvedimenti normativi che lo hanno interessato. Nel corso dei lavori e’ prevista la sottoscrizione di un Accordo-quadro tra AGCI ed Unicredit ( di cui trovate notizia cliccando quì ) al fine di estendere ulteriormente la collaborazione gia’ avviata con tale Istituto negli ambiti del credito e della finanza, della formazione, dell’impresa sociale, dell’internazionalizzazione e dello sviluppo sostenibile.
I lavori hanno visto interventi di rilievo dal mondo della cooperazione sociale (cliccando quì potrete verificare i protagonisti intervenuti e il programma dei lavori) ai quali hanno assistito numerosi operatori del settore, fra i quali anche qualche non ancora associato ad AGCI che ha ritenuto doveroso esserci, oltre ad aver apprezzato il richiamo di tale iniziativa, fortemente voluta dal presidente Begani, il quale ha poi in appendice dichiarato : ” “sta crescendo la consapevolezza che non dobbiamo compiere una sfida contro nessuno, se non contro noi stessi e in particolare bisogna sviluppare un rapporto di piena collaborazione con il volontariato e le cooperative sociali. Tanto e’ vero che noi diventeremo un’associazione non solo di cooperative sociali ma anche di imprese sociali”. Con la nuova disciplina di riforma del terzo settore “si presenta l’occasione per far compiere alle cooperative sociali uno scatto in avanti- sottolinea- sarebbe sbagliato se ritenessimo che la naturale e sana competizione tra gli attori del terzo settore rivesta il carattere di una sfida e di una contrapposizione, che ci porterebbe a distogliere energie preziose da quello che deve essere in nostro vero obiettivo: l’innovazione sociale. Dobbiamo essere capaci di trasformare questa sfida in una incentivazione per guardare al futuro, sviluppando nuovi modelli di welfare sociale all’interno dei quali sinergico deve essere il rapporto tra imprese sociali e cooperative sociali. Non dimentichiamo che la cooperazione sociale- conclude- rappresenta uno dei primi modelli di impresa sociale nel panorama europeo”.